Note sul protocollo di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro

Salvo le disposizioni normative nazionali e/o regionali e/o locali in riferimento alle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 la prosecuzione delle attività produttive può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione.

Le misure emanate si fondano e regolamento i seguenti punti:

  1. informazione
  2. modalità di ingresso in azienda
  3. modalità di accesso dei fornitori esterni
  4. pulizia e sanificazione in azienda
  5. precauzioni igieniche personali
  6. dispositivi di protezione individuali
  7. gestione degli spazi comuni (mensa, spogliatoi, aree fumatori, distributori di bevande e/o snack…)
  8. organizzazione aziendale (turnazione, trasferte e smart work, rimodulazione dei livelli produttivi)
  9. gestione entrata ed uscita dei dipendenti
  10. spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione
  11. gestione di una persona sintomatica in azienda
  12. sorveglianza sanitaria/medico competente/rls
  13. aggiornamento del protocollo di regolamentazione.

Pertanto, come si evince al punto 10 del protocollo ribadiamo che:

  • sono sospesi e annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati; è comunque possibile, qualora l’organizzazione aziendale lo permetta, effettuare la formazione a distanza, anche per i lavoratori in smart work.
  • Il mancato completamento dell’aggiornamento della formazione professionale e/o abilitante entro i termini previsti per tutti i ruoli/funzioni aziendali in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dovuto all’emergenza in corso e quindi per causa di forza maggiore, non comporta l’impossibilità a continuare lo svolgimento dello specifico ruolo/funzione (a titolo esemplificativo: l’addetto all’emergenza, sia antincendio, sia primo soccorso, può continuare ad intervenire in caso di necessità; il carrellista può continuare ad operare come carrellista).

Al fine di mantenere alta la vostra soddisfazione la nostra azienda vi ricorda che restano attivi i corsi in modalità FAD.

Valutazione del rischio biologico e coronavirus

In questi giorni in cui l’intera comunità è stata colpita dal fenomeno del coronavirus il Ministero del Lavoro indica quali siqano i compiti del datore di lavoro in tema di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori.
Ad integrazione di quanto già indicato nel Titolo X del D.Lgs. 81/08 in tema di protezione da agenti biologici, si rende obbligatorio per il datore di lavoro rivedere il DVR ed eventualmente il DUVRI anche in funzione del rischio da contagio per coronavirus.

A tale proposito il datore di lavoro, unico responsabile della redazione del DVR ancorchè redatto da un consulente sulla sicurezza, dovrà eseguire:

  1. Un’analisi dettagliata del ciclo lavorativo.
  2. La scomposizione in sequenza ordinata delle fasi di lavoro con un’eventuale separazione dell’attività svolta da personale d’ufficio o attività svolta in reparti come magazzino o produzione oppure ancora attività svolte presso terzi on in ambienti esterni all’azienda.
  3. Individuare i luoghi dell’ambiente di lavoro o in modi in cui si può essere soggetti ad esposizione ed organizzare il lavoro tramite procedure atte a prevenire o a minimizzare eventuali contagi.
  4. Identificare eventuali modalità di contatto diretto o indiretto con il virus.
  5. Identificare DPI adeguati per proteggere il lavoratore.
  6. Ridurre al minimo le possibilità di contagio provvedendo sanificazione e disinfezione di aree o materiali che possano essere veicoli di contatto.
  7. Fornire ai lavoratori prodotti igienizzanti per prevenire il passaggio del virus.

Ricordiamo che le potenziali vie di esposizione di agenti biologici sono:

  • Inalazione per aerosol
  • Contatto con superfici od oggetti contaminati
  • Contatto con soggetti potenzialmente infetti

Diventa quindi di fondamentale importanza che il datore di lavoro faccia “informazione e formazione” sulle corrette prassi igieniche (ad esempio igiene delle mani), sulle adeguate procedure di pulizia degli ambienti e sul corretto microclima (ventilazione, ricambio dell’aria, ecc).

Per effettuare un’analisi dettagliata e redigere una Valutazione del Rischio Biologico correlata alle effettive esigenze dell’azienda, l’esperto di sicurezza sul lavoro dovrà fare un sopralluogo in modo da poter rilevare tutte le criticità e trovare soluzioni preventive per evitare lo sviluppo del contagio o ridurlo il più possibile.

Diffidate di Valutazioni del rischio biologico a tavolino perché ogni azienda, ogni lavoratore ha le sue specificità e non può essere valutato senza un’approfondita analisi.
Per qualsiasi ulteriore informazione potete contattarci telefonicamente o via mail.